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AAROI-EMAC Emilia-Romagna: soddisfazione per l’Intesa Regione-Sindacati sulle prestazioni aggiuntive del personale medico nei Servizi di Emergenza-Urgenza. Rimangono dubbi su ipotesi di modalità riorganizzative.

L’AAROI-EMAC Emilia-Romagna, sezione Regionale del Sindacato dei Medici Anestesisti Rianimatori e di Emergenza-Urgenza, esprime soddisfazione per l’Intesa Regione-Sindacati sulle prestazioni aggiuntive del personale medico nei Servizi di Emergenza-Urgenza che prevede dall’1 Gennaio 2023 il riconoscimento di 100 euro all’ora per l’attività straordinaria svolta, su base volontaria, nei Pronto soccorso e nella rete del 118. Contestualmente, tuttavia, l’Associazione chiede rassicurazioni su ipotesi di modalità riorganizzative, tutt’altro che condivisibili.

Le nostre richieste sono state recepite e abbiamo avuto un confronto attivo e costante per cercare di agevolare anche economicamente le attività aggiuntive di Pronto Soccorso e che gravano o ruotano attorno al personale di Pronto Soccorso – afferma Matteo Nicolini, Presidente AAROI-EMAC Emilia-Romagna –. Un percorso cominciato in pieno Agosto 2022 e terminato alcune settimane fa, dopo la Legge Regionale che ci ha permesso di sederci attorno ad un tavolo e condividere i criteri per l’attuazione.

Ci auguriamo che questo segnale sia solo l’inizio di un riconoscimento congruo delle prestazioni fornite dal personale SSR/SSN extra orario di lavoro per frenare e abolire il ricorso alle assai più onerose cooperative con personale estraneo al sistema stesso. L’auspicio è che anche in ambito di contrattazione nazionale si riesca a istituire analogo riconoscimento per tutte le attività aggiuntive dei dirigenti medici dei nostri ospedali italiani come tentativo, tra i tanti, di arginarne la fuga.

Non possiamo tuttavia esimerci – prosegue Nicolini – dall’esprimere grande preoccupazione per i segnali che arrivano costantemente da sempre più Aziende Sanitarie regionali che, per frenare il noto buco di bilancio regionale e, su mandato dell’Assessorato alla Salute, sono prossime ad attuare tagli e riorganizzazioni che nulla hanno a che vedere con le carenze dei medici specialisti o del personale infermieristico: si rincorrono le voci di chiusure di automediche sul territorio e di ambulanze con infermiere, che nulla hanno a che vedere con il virtuoso progetto di riorganizzazione del Sistema di Emergenza Urgenza che la Regione ha presentato e intende realizzare nei prossimi mesi. Altre Aziende, ancora più fantasiose, hanno proposto di utilizzare i Medici Anestesisti Rianimatori di guardia per le emergenze urgenze chirurgiche e non, per ricoverare i pazienti ortopedici provenienti da PS “mascherati” da ortopedici. L’elenco sarebbe ancora lungo ma bastino questi due esempi per manifestare disappunto e preoccupazione.

Siamo di fronte alla più grande fuga di specialisti dal sistema sanitario pubblico della storia e ci possiamo davvero permettere di denigrare e demotivare i nostri specialisti con queste modalità di “riorganizzazione”? Siamo sicuri di tagliare servizi di emergenza territoriale senza che vi siano risvolti negativi in termini di assistenza e tempi di intervento dei mezzi di soccorso per i nostri concittadini? Chiediamo – conclude il Presidente AAROI-EMAC Emilia-Romagna – ancora una volta rassicurazioni e garanzie affinché le necessità di rientro di bilancio, causate dalle spese legate alla recente pandemia, non debbano ricadere, ancora una volta, su cittadini e professionisti sanitari: lo dobbiamo a loro e soprattutto ai cittadini e ai loro amministratori locali”.

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