Intersindacale Marche. Da Regione più prestazioni aggiuntive ma senza fondi
Le organizzazioni dell’Intersindacale, AAROI-EMAC, FP-CIGL, FASSID, FVM prendono le distanze da quanto proposto nella delibera della giunta regionale n°723 del 14.05.2025 che autorizza le aziende del sistema sanitario, “teoricamente “di incrementare la spesa per l’istituto delle prestazioni aggiuntive finanziate dal bilancio dello Stato, che per il 2025 ha destinato alla Regione Marche 2.591.000 euro, ma “praticamente “impone alle Aziende sanitarie di spendere oltre 5 milioni di euro in meno rispetto al 2024.
A nostro avviso le risorse aggiuntive che vengono finanziate per sopperire la carenza di personale e per l’abbattimento delle liste d’attesa, non saranno sufficienti a supportare tutte le attività fino ad ora sostenute nelle Aziende Sanitarie della regione Marche.
Ci si chiede pertanto come si possa pensare di mantenere lo standard sostenuto fino ad oggi per garantire i servizi nelle Aziende se in alcuni casi le risorse non sono state sufficienti neppure quando c’era un ulteriore disponibilità di risorse finanziate dallo Stato?
Purtroppo dal confronto con il Dipartimento Salute della Regione Marche, non è stato accolto
quanto proposto da parte sindacale, che aveva chiesto di effettuare una valutazione del reale
bisogno di prestazioni aggiuntive da parte delle varie Aziende, al fine di ottimizzare l’utilizzo delle stesse dove realmente necessario, e cioè o per la carenza di personale o per l’abbattimento delle liste d’attesa. Le OO.SS ritengono sia indispensabile proseguire con un confronto costruttivo con la Regione Marche.
Non concordiamo inoltre, sulla riduzione proposta ed imposta da Regione della tariffa oraria delle attività aggiuntive a 80 euro, che lascia poi alle singole aziende la discrezionalità di incremento della tariffa a 100 euro.
Come organizzazioni sindacali vogliamo evidenziare, che il lavoro di tutti i Dirigenti Medici Veterinari e Sanitari deve essere valorizzato nello stesso modo, superando pertanto le sperequazioni ancora esistenti.
Sicuramente la popolazione deve essere adeguatamente informata che la risposta alle richieste di salute per quanto riguarda l’accesso degli utenti a visite specialistiche o ad interventi chirurgici probabilmente non potrà essere la stessa dello scorso anno, vista la persistenza delle carenze del personale e a cui si aggiunge anche l’inadeguatezza delle risorse aggiuntive.
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