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Regione Puglia. Accordo regionale per rischio COVID

Nella notte del 28 maggio si è finalmente arrivati alla conclusione dell´Accordo regionale per la distribuzione delle risorse per rischio COVID e straordinarie condizioni di lavoro connesse alla pandemia al personale della dipendenza del SSN.
Le risorse nazionali per la Puglia, assommando quelle disponibili nei due decreti, ammontano a circa 30 milioni di euro. I decreti prevedevano anche la possibilità da parte delle Regioni di integrazione regionale di tali risorse sino al doppio delle stesse.

Le risorse distribuite in Puglia, al netto di circa 850.000 euro, derivano tutte da quelle nazionali, non essendoci stata disponibilità da parte della Regione ad integrare con proprie risorse oltre la cifra di 850.000 euro circa. In effetti, in una prima fase, la Regione aveva postulato una integrazione di circa 7 milioni di euro, ma tale integrazione regionale di risorse, proprio a seguito di una richiesta di chiarimento della AAROI EMAC, era connessa ad un ampliamento dei possibili fruitori anche a personale non appartenente alla dipendenza dal SSN e pertanto tale personale veniva stornato insieme alla quasi totalità della integrazione regionale.

Successivamente, sempre su ferma richiesta della AAROI-EMAC supportata da altre OO.SS. dell´Area Sanità, si richiedeva di definire in riunione insieme al Comparto esattamente le risorse disponibili, di stabilire le percentuali di suddivisione delle risorse da distribuirsi nei rispettivi fondi dell´Area Sanità e dell´Area Comparto, nonché di definire le fasce di attribuzione delle risorse. Successivamente a tutto ciò si è richiesto di portare la trattativa finale sui rispettivi tavoli, unici istituzionali, delle due rispettive Aree alfine di consentire la successiva e per norma di decreto richiesta attribuzione delle esatte somme di incremento per ogni fondo aziendale rispettivamente dell´Area della Dirigenza Medica, Veterinaria e Sanitaria e dell´Area del Comparto.

I Rappresentanti Sindacali Territoriali e Aziendali avranno ora il compito di verificare che le somme previste per ciascuna Azienda di loro competenza vadano effettivamente ad incrementare il fondo previsto e che gli eventuali residui finali vengano attribuiti al fondo incentivante.
Inoltre, l´accordo prevede anche un possibile livello aziendale di intervento alfine della attribuzione delle fasce di competenza previste e che, ovviamente, il criterio di maggiore premialità non può che essere rivolto a coloro che hanno operato a maggior rischio di contagio COVID.
L´accordo prevede anche il massimo di premialità possibile per gli operatori sanitari che siano rimasti contagiati e per i quali viene ipotizzato il massimo di turni teorico (quaranta turni nel periodo considerato di “emergenza” dal 15 marzo al 15 maggio).

Infine si è provveduto ad inserire un limite temporale massimo per l´attribuzione delle risorse e cioè il 30 di settembre 2020. Non è stato facile raggiungere l´accordo soprattutto in relazione ad alcuni passaggi di tipo sostanziale ma anche procedurale (la forma in alcuni casi diventa SOSTANZA) sui quali l´azione della AAROI EMAC è stata molto ferma e irremovibile rispetto a possibili ventilate soluzioni alternative che avrebbero lasciato una notevole alea riguardo alla esatta distribuzione delle risorse nei fondi, risorse che un domani potrebbero invece essere rese consolidate nel tempo.

Dr Antonio Amendola
Presidente AAROI-EMAC Puglia

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