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Emergenza Pronto Soccorso, il Comunicato Stampa dell’Intersindacale Puglia

Il Comunicato Stampa dell’Intersindacale Puglia sulla recente Ordinanza regionale relativa all’emergenza Pronto Soccorso.

AAROI-EMAC, ANAAO-ASSOMED, CIMO-FESMED, FASSID, FED.CISL MEDICI, FP CGIL MED e DIR SAN., UIL FPL MEDICI

COMUNICATO STAMPA

Le scriventi apprendono di un’Ordinanza del Presidente Emiliano (n.261/2021 “Emergenza sanitaria – Riorganizzazione dell’attività dei Pronto Soccorso e garanzia dei ricoveri d’urgenza”) che, “con effetto immediato e fino al 31/08/2021, salvo proroghe” impone, di fatto, ai DDGG delle AASSLL e AAOO pugliesi di “adottare provvedimenti urgenti per il coinvolgimento dei Medici di Medicina Generale (Assistenza Primaria e Continuità assistenziale), Dirigenti medici in servizio presso le Unità Operative degli Ospedali. Per far fronte all’emergenza, in subordine, potranno essere coinvolti anche i dirigenti medici in quiescenza. Tanto al fine di garantire i turni dei PS, in coerenza con le disposizioni nazionali e regionali vigenti in materia”

Quanto sopra “al fine di evitare un pregiudizio alla collettività causato dal notevole aumento degli accessi in Pronto soccorso, determinato non solo dal repentino incremento della popolazione, soprattutto nelle località turistiche, ma anche dall’attuale andamento della pandemia, nonchè dall’elevata temperatura dell’aria e dalla forte umidità, che rappresentano un pericolo per la salute, e in particolar modo per la salute degli anziani, a rischio di stress termico e colpi di calore con esiti anche letali”

Non esitiamo a definire l’Ordinanza l’ennesima dimostrazione di una grave carenza organizzativa regionale dell’assistenza socio-santaria e ne contestiamo forma e contenuti.

Come già accaduto nel corso dell’emergenza pandemica, la Regione Puglia proprio non riesce a programmare per tempo i provvedimenti necessari ad affrontare le prevedibili criticità assistenziali.

Infatti, si accorge solo agli inizi di agosto della grave situazione dei Pronto Soccorso intasati da cittadini anche di altre regioni o stranieri (invitati a trascorrere le vacanze in Puglia senza garanzie di assistenza) e in affanno per le ben note e strutturali carenze di personale. Altrettanto grave, e da anni, la situazione di molti medici del 118 ancora

precari che, in assenza di un futuro lavorativo, si dimettono in massa, creando ulteriore disservizio. Solo ora ci si accorge dell’emergenza caldo, come se questa fosse, nelle regioni meridionali, un’improvvisa fatalità.

Inoltre, non vengono fornite indicazioni sulle modalità di reclutamento dei medici dipendenti e, ancor più, dei medici in convenzione, travalicando norme contrattuali e legislative, lasciando libere iniziative (e responsabilità) ai Direttori Generali!

Nessun piano straordinario di assunzioni stabili ma contratti precari e a tempo, assenza di una visione d’insieme del sistema sanitario ma provvedimenti estemporanei, pasticciati ed inefficaci come un’Ordinanza francamente strampalata.

Denunciamo la mancanza di interlocuzione o di un benché minimo coinvolgimento, senza il quale si rischia il default dell’intero sistema. Condividendo appieno il comunicato dell’Intersindacale Medicina Convenzionata (SMI,SNAMI,SIMET,FP CGIL,UGS), riteniamo inaccettabile e, quindi, irricevibile l’Ordinanza che sembra un tentativo malcelato di “scaricare” le proprie mancanze su altri, soprattutto, ancora una volta, sul personale sanitario.

10 agosto 2021

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