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Pronto Soccorso Cattinara, bomba pronta ad esplodere

L’ AAROI-EMAC FVG denuncia con forza la situazione in essere nel Pronto Soccorso dell’Ospedale di Cattinara dove ormai da mesi le condizioni di lavoro di tutti gli operatori sono diventate assolutamente insostenibili.

Il Pronto Soccorso è diventato di fatto una bomba pronta ad esplodere, a causa dell’elevatissimo numero di accessi e dell’impossibilità di procedere al ricovero di pazienti stabilizzati presso i reparti medici, in modo da permettere la normale attività di accoglimento e gestione dei pazienti critici propria di un’area di emergenza.

Di fatto in questi ultimi mesi nei locali del pronto soccorso (ovvero in ogni angolo disponibile,
compresi i corridoi) stazionano pazienti non critici che impegnano per giorni e giorni il personale fino alla dimissione al domicilio o al trasferimento tardivo presso i reparti di degenza ordinaria, interferendo con la normale attività di medici e infermieri che a causa dell’elevato numero di pazienti critici e non critici da gestire finisce per lavorare in condizioni di non sicurezza per se e per i pazienti stessi.

Questo clima di disagio lavorativo ha determinato una fuga del personale medico verso realtà
lavorative alternative più sicure e meno usuranti, esponendo il pronto soccorso nel corso delle
prossime settimane ad una riduzione dell’organico (ben 8 unità mediche) che non farà altro che
esacerbare la già difficilissima situazione.

Nonostante tutto questo, gli operatori continuano a garantire in mezzo a mille difficoltà un
elevatissimo standard di cure, al prezzo di turni massacranti sia quantitativamente che
qualitativamente, senza poter contare sulla adeguatezza di un contesto che permetta di
mantenere lucidità e capacità di giudizio nell’interesse della salute del cittadino.

Appare indispensabile un intervento immediato della Direzione Generale per arginare questo
fiume in piena che rischia di esondare e travolgere sia il personale che l’utenza.
Considerando che tale problematica da tempo affligge praticamente tutti i Pronto Soccorso del
Friuli Venezia Giulia e che l’unica soluzione dell’Amministrazione Regionale sembra essere
quella di affidare ai privati pezzi del nostro, non più eccellente, Sistema Sanitario Regionale,
lanciamo un serio allarme a tutti i cittadini utenti, alle forze politiche ed agli amministratori della Regione e chiediamo e pretendiamo garanzie e tutele per i professionisti del Pronto Soccorso in assenza dei quali siamo pronti ad aprire immediatamente lo stato di agitazione sindacale. Il tempo delle promesse e delle finte rassicurazioni è finito.

Dr.ssa Katiuscia Battaglia
Rappresentante Aziendale AAROI-EMAC

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