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AAROI-EMAC FVG, stop agli straordinari per protesta

Su Quotidiano Sanità, il Presidente AAROI-EMAC FVG, Alberto Peratoner, spiega i motivi alla base della protesta nella Azienda sanitaria universitaria del Friuli Occidentale con la riduzione dell’orario lavoro nell’ospedale di Udine a partire dal primo dicembre 2022 al minimo contrattuale (38 ore settimanali) fino a quando non verranno applicati i correttivi richiesti.

«“In questi ultimi due anni il Dipartimento di anestesia rianimazione dell’Ospedale università di Udine ha visto una continua progressiva perdita di personale medico – dichiara Alberto Peratoner, presidente di Aaroi-Emac FVG – dovuta non solo ai previsti pensionamenti, ma anche a numerosi licenziamenti e trasferimenti senza possibilità alcuna di reintegro. Allo stato attuale la situazione risulta molto critica. Proprio questo Ospedale risulta essere la struttura più in sofferenza di tutta la regione, si pensi solo che mancano 18 medici anestesisti rianimatori su un organico previsto di 80 unità, con conseguente importante aumento del carico di lavoro per i restanti colleghi”.

Aaroi-Emac FVG sottolinea come, per coprire i turni dei 18 colleghi mancanti, gli attuali 62 anestesisti debbano contribuire tutti con un turno settimanale in più di 12 ore, l’equivalente di 60 ore al mese, “con l’aggravante – riferisce Peratoner – che, essendo le risorse aggiuntive messe a disposizione da Asufc assolutamente insufficienti, vogliono utilizzare fondi contrattuali già destinati per altri scopi. Il tipico gioco delle tre carte, con ulteriori voci che circolano fra l’ospedale, e cioè che l’Amministrazione intraprenda la strada di tagli e sanatorie per recuperare pecunia”.

Se non verrà trovato un accordo, tra 20 giorni scatterà, dunque, il blocco degli straordinari. L’attività che subirà la maggiore penalizzazione dalla protesta, spiega Peratoner, sarà quella delle sale operatorie, considerato che gli anestesisti non si potranno esimere da tutti quei servizi legati all’emergenza intesi come ad esempio le guardie, festività, servizio di 118. “A margine dei servizi di emergenza, con le ore che rimangono fino ad arrivare alle 38 si andranno a svolgere le attività nelle sale operatorie programmate, ma per le ore che rimangono”, chiarisce il presidente di Aaroi Emac Fvg.

Chiediamo quindi – conclude Peratoner -, affinché sia possibile nei prossimi giorni sedersi attorno un tavolo, che la direzione non rimandi più l’assegnazione di incarichi e l’attribuzione delle alte specializzazioni, sancite e previste dal contratto di lavoro; che le ore straordinarie vengano pagate, comprese tutte le ore arretrate; che i giovani specializzandi formati presso la nostra università di Udine siano incentivati a restare e non ad andarsene in cerca di nuovi incarichi altrove; che ci sia una visione strategica e di lungo periodo, di integrazione nelle equipe i giovani medici specialisti che, come sappiamo, oltre a rappresentare la sanità di domani, portano un’esplosione di vitalità e come ultima istanza, che venga reintegrato il personale quiescente. Senza questi correttivi, come anticipato, Aaroi Emac dal 1 dicembre 2022 si metterà a 38 ore settimanale con le conseguenze che ci saranno”.

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