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Policlinico Bari, l’intervista del Presidente AAROI-EMAC Puglia sul Corriere del Mezzogiorno

L’intervista del Presidente AAROI-EMAC Puglia, Dr Antonio Amendola, sul Corriere del Mezzogiorno sulla Circolare del Policlinico di Bari che prevede che i lavoratori colpiti da Covid asintomatico vengano collocati in ferie d’ufficio, se dispongono di giorni non goduti precedenti all’anno in corso, o in alternativa andare al lavoro in un’area del padiglione Asclepios riservata ai positivi asintomatici.

L’INTERVISTA

«Siamo rimasti tutti senza parole. Perché il contenuto di questa circolare, oltre a non rispettare le disposizioni nazionali in tema di diritto del lavoro, offende la dignità degli operatori sanitari. Confinare il personale asintomatico colpito da Covid al quarto piano della palazzina di Asclepios III è una decisione che non ha precedenti». Antonio Amendola, presidente regionale di Aaroi-Emac (anestesisti-rianimatori), è particolarmente turbato per un provvedimento inaspettato e immotivato. Il 18 gennaio scorso, infatti, la direttrice sanitaria del Policlinico, Rosa Porfido, ha disposto una misura alquanto singolare: i lavoratori colpiti da Covid asintomatico non possono più adempiere ai loro doveri in modalità smart working. La soluzione? Essere collocati in ferie d’ufficio, se dispongono di giorni non goduti precedenti all’anno in corso, o in alternativa andare al lavoro in un’area del padiglione Asclepios riservata ai positivi asintomatici. La decisione ha scatenato il putiferio: tutte la sigle sindacali (Aaroi-Emac, Anaao-Assomed, Cgil medici e dirigenti sanitari, Cimo-Fesmed, Fassid, Cisl medici, Fials medici e Uil Fpl medici) hanno diffuso un duro comunicato di protesta.
Presidente Amendola, una decisione così particolare presuppone almeno un confronto con il sindacato. C’è stato?
«Assolutamente no. Abbiamo ricevuto la circolare senza aver potuto discutere e indicare la nostra posizione».
L’indicazione operativa è alquanto strana.
«Quando si affrontano argomenti così delicati è logico far riferimento alle normative nazionali».
Aspetto che evidentemente manca.
«Non mi risulta che esistano provvedimenti simili adottati da altre aziende sanitarie in Italia».
Chi è colpito da Covid asintomatico quindi viene spinto in un limbo.
«Più che altro viene “rinchiuso” in un’area di un ospedale. Le sembra opportuno?».
Assolutamente no. Anche perché dovrebbe comunque raggiungere il posto di lavoro e avere contatti con le persone.
«Evidentemente, per la dirigenza sanitaria l’eventuale diffusione del virus va limitata solamente al Policlinico di Bari?».
Ha idea dei motivi che hanno spinto i dirigenti a muoversi in tale direzione?
«Non siamo al corrente di nulla. Ripeto: la circolare è stata inviata senza consultazione».
Nel frattempo il Policlinico resta in emergenza. Sui servizi di pronto soccorso c’è una cronica carenza di personale.
«Non è cambiato nulla dai giorni più dolorosi della pandemia. Come in tutte le aziende pugliesi l’organico è insufficiente soprattutto nei servizi di emergenza-urgenza. Questi sono i veri problemi da affrontare».
Si realizza almeno il turn over degli organici?
«Se va bene, in presenza di budget, c’è la sostituzione al 50 per cento. Qui al Policlinico i posti letto aumentano, mentre il personale in servizio si riduce».
Come reagirete al provvedimento?
«Abbiamo già scritto al direttore generale Giovanni Migliore chiedendo di eliminare le disposizioni contenute nella circolare. In Puglia, purtroppo, non c’è limite alle stranezze».

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