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Iniziative di protesta per ottenere dal Governo Renzi rispetto per la nostra professione

ELEMOSINE? NO GRAZIE!

Carissimi,

vi aggiorniamo sugli sviluppi delle iniziative di protesta condivise dall’AAROI-EMAC con le altre OO.SS. Nazionali della Dirigenza Medica, Veterinaria e Sanitaria a seguito delle promesse non mantenute dal Governo Renzi inerenti le nostre condizioni di lavoro, in particolare per quanto riguarda le mancate stabilizzazioni dei Colleghi precari, le non attuate nuove assunzioni indispensabili a garantire in sicurezza le nostre cure ai Cittadini, il rifiuto di avviare il rinnovo del nostro CCNL a condizioni normative ed economiche accettabili.

Il Governo Renzi, da ultimo con il varo della Manovra Economica (Legge di Bilancio) 2017, avvenuto il 15 Ottobre scorso, manifesta sempre più apertamente la provocatoria decisione di costringerci a ritmi di lavoro insostenibili, mal pagati, peggio organizzati, con sempre minor garanzie di sicurezza per noi e per i Pazienti che si affidano alle nostre cure, a rischio crescente di contenziosi medico-legali, devastando deliberatamente un SSN in cui oltre la metà dei Dirigenti medici e sanitari ha oltre 55 anni, in cui i Medici sono obbligati ad assistere a progetti di riconoscimento di “lavoro usurante” da cui sono esclusi a priori, rivolti invece a favore di categorie rispetto alle quali il loro impegno lavorativo non è certo da meno.

Il 09 Novembre scorso l’Intersindacale Nazionale ha preso atto che:

• gli aumenti stipendiali ipotizzabili, con i dati presenti nella Manovra Economica appena approvata, potranno variare tra i 700 € ed i 1000 € lordi all’anno;
• i fondi per stabilizzazioni e nuove assunzioni risultano ampiamente insufficienti.

Contemporaneamente, il Premier Matteo Renzi ha pubblicamente affermato che “E´ giusto che anche chi ha lavorato nel pubblico facesse dei sacrifici quando saltavano posti di lavoro. Ma questo, proprio perché il Paese sta ripartendo, è il momento di sbloccare quei contratti”, ma di fatto preparando tale rinnovo contrattuale come l’ennesimo strumento per spingere sempre più al ribasso le nostre buste-paga.

Una previsione di aumenti stipendiali variabili da 54 a 77 euro lordi al mese è un vero e proprio insulto, oltretutto dopo anni e anni di utilizzo dei medici come un bancomat per risanare conti pubblici devastati dalla politica e non certo da chi ha continuato a garantire le cure ai cittadini nonostante tutto.

L’Intersindacale Nazionale ha quindi confermato, con alcune modifiche di date, la sequenza delle azioni di protesta previste nello stato di agitazione riportate nella LOCANDINA che si allega alla presente.

ALCUNI CHIARIMENTI NECESSARI NEL MERITO DELLE INIZIATIVE DI MOBILITAZIONE PUBBLICIZZATE SULLA LOCANDINA:

IL BLOCCO DEGLI STRAORDINARI E DELL’ORARIO ECCEDENTE va inteso come la stretta osservanza dell’orario di orario contrattualmente dovuto (38 ore settimanali comprensive dell’aggiornamento professionale) e, in caso di suo superamento, dell’immediata richiesta di recupero ore, da effettuarsi a partire dal mese successivo e non da rinviarsi all’infinito;

LE PRESTAZIONI AGGIUNTIVE RICHIESTE DALL’AZIENDA restano ad adesione volontaria. Quelle per le quali è già stato deliberato il budget economico, e quindi sulla base di tali deliberazioni correttamente autorizzate e programmate, sono escluse dal blocco, così come la libera professione in generale.
Il recesso dalla disponibilità già formalizzata per prestazioni aggiuntive ancora da autorizzarsi e quindi da programmarsi nei mesi successivi, in caso di personale decisione dei singoli, necessita comunque di un congruo periodo di preavviso, affinché non venga contestata dalle Aziende come interruzione di pubblico servizio.
Non è invece dignitoso il probabile tentativo, che certe Amministrazioni potrebbero frettolosamente porre in atto, di ricorrere a promesse di remunerazione di prestazioni aggiuntive che ancora non hanno fondamento deliberativo, perché è facile prevederne la concreta possibilità di mancata remunerazione.

IL SIT-IN DEL GIOVEDÌ 17 NOVEMBRE si terrà in Piazza Montecitorio a Roma dalle 11:00 alle 13:00: è prevista la partecipazione di qualche centinaio di Colleghi in totale per tutte le OO. SS. organizzatrici; per l’AAROI-EMAC, Una presenza di circa 30-40 Iscritti sarà sufficiente a darci la giusta visibilità. Stiamo cercando di organizzare la partecipazione soprattutto dei Colleghi di Roma e del Lazio, e delle Regioni più vicine, per contenere entro max 2-3 ore il viaggio per e da Roma. il Sit-in avrà un importante valore simbolico di presenza e di protesta, dovendo fungere da corollario alla Conferenza Stampa, convocata in contemporanea dai Rappresentanti Nazionali delle OO.SS. della Dirigenza Medica, Veterinaria e Sanitaria, in cui saranno ribaditi i motivi del nostro malcontento e le sue inevitabili conseguenze di protesta.

L’ASSEMBLEA-DAY, appuntamento molto più importante, è stato posticipato a LUNEDÌ 21 NOVEMBRE 2016 per permettere una più accurata preparazione della stessa e una e maggior partecipazione di tutti Voi. Vi ricordiamo che le Assemblee sono un diritto che spetta a tutti, iscritti e non iscritti ad un Sindacato, e sancisce il diritto di tutti i lavoratori a riunirsi, preferibilmente nei luoghi e durante i normali orari di lavoro, essere informati e discutere su materie di interesse lavorativo.

Come potrete leggere nella convocazione delle Assemblee, inviata già il giorno 11 Novembre 2016 a tutte le Aziende ed Enti del SSN, alcune OO.SS., per iniziativa intrapresa dall’AAROI-EMAC, hanno deciso di porre fine, per la prima volta in assoluto nella storia, ad assemblee convocate al termine del normale orario di lavoro, convocando direttamente, a livello nazionale, l’ASSEMBLEA DEL 21 NOVEMBRE 2016 con inizio alle ore 08.00 e fine alle ore 12.00: è stata fatta questa scelta perché prevista dalle norme vigenti, finora  calpestate dalle Amministrazioni.

Gli Anestesisti-Rianimatori e i loro Colleghi di Emergenza e di Area Critica, una volta iniziata le loro attività lavorative, che diventano preziose per i politici e per gli amministratori del SSN soltanto quando si profila una loro riduzione o sospensione, non possono certo interromperle con la stessa facilità con cui può essere interrotto un lavoro svolto dietro ad una scrivania, come essi ben sanno ma fingono di ignorare. Le Assemblee non dovranno interferire assolutamente con i servizi minimi ed essenziali. Nel prosieguo della giornata lavorativa (e limitatamente fino alle ore 14:00, come di norma, per le attività di Sala Operatoria) resterà comunque possibile assicurare, secondo le indicazioni aziendali, anche le nostre attività lavorative di routine, con priorità da assicurarsi per Pazienti fragili, o con patologie tali da rendere contrario al buon senso il rinvio delle nostre attività.

Le Articolazioni Aziendali delle OO. SS. aderenti, con il coerente supporto di quelle Provinciali e Regionali, potranno dunque limitarsi a dar concreta applicazione di un diritto contrattuale finora calpestato alla partecipazione assembleare, che prevede tale partecipazione senza alcuna penalizzazione, né economica, né tantomeno ricattatoria, mantenendo la garanzia di assicurare ai Cittadini unicamente le SOLE PRESTAZIONI VERAMENTE INDISPENSABILI, come recita la normativa vigente nel merito.

Le Assemblee si svolgeranno, di norma, presso i luoghi di lavoro di appartenenza (Ospedali o locali comunque individuati dalle rispettive Amministrazioni); è possibile indire assemblee sindacali anche in locali esterni rispetto all’amministrazione di appartenenza, laddove ciò sia reso necessario dall’articolazione territoriale dell’amministrazione o dall’assenza di locali idonei internamente alla stessa. In tal caso, le ore di percorrenza per raggiungere i locali esterni vengono conteggiate all’interno delle ore di assemblea, a meno che, a livello di contrattazione aziendale, non siano previste disposizioni più favorevoli.

Si richiede a tutti di attenersi strettamente alle indicazioni date, in modo da avere un comportamento uniforme sul territorio nazionale. Eventuali deroghe potranno avvenire nelle zone colpite dal recente sisma, a cui va il nostro auspicio di potersi presto riprendere dal dramma che le ha colpite, e dove un ampio margine di autonomia in relazione alle loro particolari esigenze consentirà di non interferire con una situazione già compromessa.

Ulteriori dettagli in merito all’organizzazione delle Assemblee saranno comunque possibili nelle prossime ore; siamo certi che le Amministrazioni (e probabilmente la Politica) mal saranno disposte a digerire l’applicazione concreta di tale diritto, e a tal riguardo già giunge, informalmente, qualche segnale di reazione, ma proprio per questo non cederemo facilmente al timore di ritorsioni.

UNO SCIOPERO GENERALE DI 24 ORE deve ancora essere confermato; in caso di sua effettiva proclamazione, la data più probabile potrebbe essere il LUNEDÌ 28 Novembre 2016. Siamo tutti consapevoli che la decurtazione stipendiale conseguente all’adesione ad uno sciopero può aver impatto su buste-paga già depauperate da anni di furti anticostituzionali e anticontrattuali, ma tutti dobbiamo anche renderci conto che negli ultimi anni il numero degli scioperi da noi proclamati è stato ridotto al minimo, e che ben poche difese contro le aggressioni governative saranno possibili senza adesioni a questo sciopero ancora più massicce rispetto a quelle, pur consistenti, avvenute in occasione di quello avvenuto del 16 Dicembre 2015 (tenuto conto che esso servì almeno a dimostrare che senza gli Anestesisti Rianimatori e i Medici di Emergenza-Area Critica il SSN collasserebbe all’istante!).

Non dimentichiamoci che così come dimostrato anche in altri Paesi Europei, la massiccia adesione ad uno sciopero di categoria è l’arma più efficace per impedire di essere calpestati, e per costringere i decisori politici a tener conto delle legittime istanze dei lavoratori.
Pur con scarse speranze, avevamo deciso di dar fiducia al Governo Renzi revocando lo sciopero dello scorso 16-17 Marzo 2016, a fronte di promesse fatteci subito dopo il suo annuncio… ed abbiamo presto dovuto verificare, senza particolare stupore, che tali promesse sono state tutte puntualmente disattese.

Oggi il Governo Renzi, alla ricerca di voti a ridosso di un REFERENDUM del 04 Dicembre p. v. costruito come un raffazzonato patchwork di riforme il cui disegno complessivo ed i cui possibili effetti appaiono ancora oscuri, si affanna a pubblicizzare promesse di pochi spiccioli a fronte delle nostre legittime richieste di adeguata remunerazione del nostro lavoro, sventolandone l’olezzo in un patetico tentativo di mendicare consensi, e così tentando ridicolmente di ammansirci dopo aver già abolito con una raffica di provvedimenti legislativi diversi nostri diritti contrattuali di ogni genere.

Si risparmi il Governo Renzi queste offensive lusinghe, che rispediamo al mittente senza alcuna esitazione. ESIGIAMO RISPETTO.

Alle ELEMOSINE diciamo NO, GRAZIE!

LA PARTECIPAZIONE DI OGNUNO DI NOI ALLE INIZIATIVE DI PROTESTA È FONDAMENTALE PER IL RAGGIUNGIMENTO DEL NOSTRO LEGITTIMO OBIETTIVO: RICORDARE E RIBADIRE AI DECISORI POLITICI E AGLI AMMINISTRATORI DEL NOSTRO SSN CHE SIAMO MEDICI E NON MENDICANTI.

I Presidenti delle Sezioni Interregionali, Regionali e Provinciali dell’AAROI-EMAC saranno a disposizione dei rispettivi Iscritti per ulteriori delucidazioni agli usuali recapiti.

E’ il momento per dimostrare tutti che sarebbe quantomeno singolare chiedersi o chiedere “che cosa fa il Sindacato per tutelarci”, senza dargli voce e partecipazione, le sole forze attraverso le quali il Sindacato può esercitare la propria azione a tutela dei diritti e delle istanze dei propri Iscritti.

Cordiali saluti e grazie in anticipo per la vostra adesione al coordinamento nazionale delle iniziative in oggetto.

Dr Alessandro Vergallo
Presidente Nazionale

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