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Lettera a "Piazza Pulita" sulla puntata del 25 Gennaio 2018

Dopo l´invio della lettera a firma del Presidente Nazionale, relativa ad alcuni punti della puntata di Piazza Pulita del 25 Gennaio e inviata il 29 Gennaio all´attenzione di Corrado Formigli, non è pervenuta alcuna risposta, nè alcun cenno di precisazione è stato fatto nella puntata successiva, trasmessa il primo febbraio. Precisazioni che rendiamo pubbliche.

Gentile Corrado Formigli,

nel ringraziare Lei e la redazione per l’approfondimento dedicato alla sanità nella puntata di Piazza Pulita del 25 Gennaio scorso, in cui sono emersi temi purtroppo a noi ben noti così come ai diversi “amministratori” della sanità italiana, mi corre tuttavia l’obbligo di fare alcune precisazioni in merito – in particolare – a due frasi del Professor Giuseppe Remuzzi presente in studio e con il quale già in passato abbiamo avuto modo di dibattere a distanza dalle colonne del Corriere della Sera.

Sono in primo luogo inaccettabili le dichiarazioni del Professor Remuzzi secondo cui “la maggior parte dei medici al mattino lavora negli ospedali poi gli anestesisti vanno via tutti al pomeriggio perché devono fare la professione privata allora non si operano le persone”. E’ questa una affermazione gravissima quanto falsa che ha sollevato lo sdegno di numerosi Colleghi. Mi permetta quindi di chiarire che gli Anestesisti Rianimatori, ed i Colleghi di Area critica (PS e 118), sono tra i Medici Ospedalieri che meno di tutti, anzi complessivamente per nulla, fanno libera professione al di fuori degli ospedali.

Inoltre, il Prof. Remuzzi non può ignorare che la notevole carenza di Anestesisti Rianimatori nella maggior parte degli ospedali italiani implica la necessità di ricorrere alle prestazioni aggiuntive degli AR per far fronte ai normali carichi di lavoro. Ed anche qualora il Professore continuasse a ritenere ‘normale’ che i Medici Ospedalieri in generale – come d’altra parte spesso fanno – debbano lavorare senza alcuna regola di orario, dovrebbe sapere che buona parte di loro “regala” alle Aziende sanitarie centinaia di ore lavorative non retribuite per poter tutelare la salute dei pazienti. E d’altra parte le Istituzioni di governo del nostro SSN sono ampiamente al corrente del fatto che in Italia manchino almeno 4.000 Anestesisti Rianimatori.

Un’altra dichiarazione, a nostro avviso, decisamente pericolosa è quella secondo cui al Pronto Soccorso dovrebbero essere chiamati gli specializzandi che volentieri “lavorerebbero di mattina, di giorno, di sera”. Anche in questo caso riteniamo inammissibili esternazioni che – nel caso in cui diventassero fatti concreti – andrebbero contro tutte le regole attualmente in vigore in Italia dove i Medici in formazione non possono lavorare in assenza del tutor, né possono ricoprire turni che vadano oltre l’orario lavorativo previsto. Su questo tema sottopongo alla sua attenzione un recente intervento a mia firma inviato al Corriere del Mezzogiorno sulla morte della piccola Zaray Coratella.

Riteniamo, quindi, simili frasi – che peraltro hanno attirato un incomprensibile entusiasmo del Ministro della Salute – estremamente rischiose e lontane da un sistema organizzativo realmente sicuro per i cittadini, ai quali va garantito il diritto di essere curati nel migliore dei modi, in condizioni ottimali e da medici specialisti.

Ci saremmo aspettati – al contrario – una reale presa di coscienza per quanto raccontato nei servizi andati in onda, tra cui la testimonianza di una Anestesista Rianimatore che ha dichiarato di lavorare per il 118 attraverso società private per 10 euro l’ora! Situazioni assolutamente illegali che il Ministro già conosce per le reiterate segnalazioni da noi fatte e alle quali – come è sua consuetudine – non ha mai dato seguito.

In conclusione, desidero sottolineare che l’AAROI-EMAC è il Sindacato che riunisce oltre 10mila Anestesisti Rianimatori e che ha come mission non solo la tutela dei propri Iscritti ma anche quella dei cittadini che a noi affidano la vita. Le chiedo pertanto, in un prossimo futuro, di voler considerare la possibilità di un mio intervento nella sua trasmissione per poter porre all’attenzione – anche dal nostro punto di vista – le criticità (e le possibili soluzioni) del SSN.

Cordiali Saluti,

Alessandro Vergallo
Presidente Nazionale AAROI-EMAC
Associazione Anestesisti Rianimatori Ospedalieri Italiani – Emergenza Area Critica

 

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