Il presidente AAROI-EMAC Lazio su Doctor33
Su Doctor33, l’intervista al Dr Luigi Zurlo, Presidente AAROI-EMAC Lazio, sulla recente lettera Intersindacale regionale al Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca.
“Le richieste dei sindacati «Innanzi tutto spiega Zurlo a Doctor 33 – noi chiediamo incarichi con prospettive certe di carriera, corretta costituzione dei fondi contrattuali ed extracontrattuali, celerità nelle procedure di concorso e di stabilizzazione. Solo così si può fidelizzare il personale sanitario ed aggredire la piaga delle liste d’attesa».
Per il presidente Aaroi Lazio, la determina sui commissariamenti va in senso opposto. «Le direzioni generali non sono state assegnate. Qualsiasi incarico professionale gestionale è soggetto ad espressa autorizzazione regionale. Se a fronte dell’invio di una richiesta manca la risposta della Regione l’autorizzazione è da considerarsi negata. Ma chi deve farla questa richiesta se il Direttore generale non c’è e sono tutti Commissari? Serve il confronto».
C’è poi il tema dei fondi. Su quelli contrattuali restano dei sospesi. «La finanziaria 205/17 articolo 1 commi 435 e 435 bis ha ripristinato le risorse della RIA, retribuzione individuale di anzianità, in precedenza oggetto di tagli tali da depauperare la consistenza dei Fondi di trattamento accessorio. Tra il 2019 e il 2023 i fondi sono rimasti nelle disponibilità delle regioni. Nel 2023 sono entrati in trattativa, e nel Lazio, come da norma, li abbiamo indirizzati alla perequazione dei trattamenti accessori, fin qui diversi da azienda ad azienda.
Gli arretrati 2019-23 saranno erogati quest’anno nella retribuzione di risultato. Ma altri fondi devono passare dal confronto regionale. Come quelli extracontrattuali, comprensivi degli stanziamenti per indennità di pronto soccorso e delle certificazioni Inail d’infortunio e malattia professionale. L’Inail ha spedito le risorse alle regioni, le regioni le hanno girate ad Asl ed ospedali, ma in mancanza di istruzioni, anziché in un capitolo specifico, sono finiti nei fondi indistinti. Anche qui urge il confronto. Senza chance né di carriera né di retribuzione adeguata, i nuovi colleghi non verranno a lavorare e far funzionare reparti.
A Rieti, alcuni colleghi erano pronti a concorrere alla guida delle Direzioni di Unità operativa ed aspettavano il bando, ma è arrivato l’accordo con la Sapienza, che metterà suoi docenti. Temiamo questo possa accadere in altri ospedali e bisogna parlarne. Ci sono infine temi come i piani assunzionali approvati in ritardo, a ridosso dell’estate, provocando problemi nella copertura dei servizi. La Regione anziché snellire le procedure continua a pretendere dalle ASL, anche a piani assunzionali approvati, ulteriori autorizzazioni per sostituire personale già autorizzato che cessa dal servizio, ad esempio, per vincita di concorso in altra azienda.
Di nuovo conclude Zurlo certezze zero. Solo uno stretto cronoprogramma sulle questioni proposte, più e più volte richiesto, può sciogliere ogni dubbio sull’impegno della controparte a risolvere i problemi della sanità»”.
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