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La Legge di Bilancio deve finanziare l’indennità di specificità con maggiori risorse vive in busta paga. NO alla defiscalizzazione una tantum

La MANOVRA 2025 (per ora IN BOZZA), pur insufficiente sotto il profilo degli stanziamenti in generale previsti per il SSN (e quindi per tal motivo da noi più volte contestata anche in coordinamento con le altre Sigle dell’Intersindacale), contiene PER NOI AR & MEU DIVERSE COSE BUONE: nuove risorse per il PS, incrementi delle borse di studio per i MIF in alcune Discipline (di cui ARTID & MEU sono giustamente destinatarie in gran parte), aumenti della ISS corretti nel metodo pur da incrementarsi nel quantum, etc., e NON demolisce le Flat Tax per le Prestazioni Aggiuntive introdotta dal DECRETO-LEGGE 7 giugno 2024, n. 73 (che anch’essa per la maggior parte riguarda soprattutto ARTID & MEU).

Al contrario, tra gli emendamenti presentati alla Legge di Bilancio, alcuni vanno in una direzione opposta rispetto a quanto appena sopra. E’ quindi evidente che alcune forze contrarie alle istanze dei Medici ARTID & MEU spingono affinché questi pur timidi tentativi governativi di valorizzare queste nostre specialità, meno favorite sia economicamente sia per le condizioni di lavoro rispetto alle altre, siano sterilizzati da tali proposte emendative, il cui principio ispiratore di alcune è “più risorse per tutti i MIF, più flat tax per tutti gli Specialisti”.

Per questo motivo è stato diffuso oggi il Comunicato Stampa Intersindacale che segue, e che manifesta a chiare lettere la nostra contrarietà a modifiche della Manovra che per quanto ci riguarda la peggiorerebbero invece che migliorarla, ed è per la stessa ragione che al momento non è nostra intenzione scioperare a sostegno di sue modifiche che sarebbero controproducenti per i Colleghi rappresentati dall’AAROI-EMAC. 

Sosterremo con nostre proprie iniziative AAROI-EMAC (per iniziare con assemblee in orario di lavoro, che oltretutto non comportano decurtazioni stipendiali, anche di concerto con le altre OO. SS. dell’InterSindacale) le nostre istanze per migliorare la Manovra, e se questo non accadrà avremo modo di protestare più incisivamente, anche con un nostro sciopero, ma sempre per i nostri legittimi interessi e non a traino di altri le cui rivendicazioni sono molto diverse dalle nostre.

TESTO COMUNICATO STAMPA INTERSINDACALE 

“Il Governo chiarisca la posizione che intende assumere sull’indennità di specificità dei professionisti sanitari” lo dichiarano le sigle sindacali AAROI-EMAC, FASSID, FP CGIL Medici e Dirigenti SSN, FVM e UIL FPL Medici e Veterinari che compongono l’intersindacale dei Dirigenti Medici, Veterinari e Sanitari.”Sulla questione stiamo assistendo ad un rimpallo tra maggioranza e Governo che al momento crea solo disorientamento tra i professionisti e preoccupazione tra le organizzazioni sindacali di categoria”.

“Da una parte è chiara la posizione assunta dal Governo nella bozza della Legge di bilancio che finanzia in modo diretto l’aumento dell’indennità di specificità, che per noi, come rappresentato ripetutamente anche al Ministro Schillaci, è la strada corretta per valorizzare economicamente le specificità professionali. A questo proposito abbiamo già chiaramente segnalato che le risorse devono essere anticipate già dal 2025 e devono essere distribuite equamente tra tutti i Dirigenti medici, veterinari e sanitari”. 

“Dall’altra, al contrario, è stato presentato un emendamento di maggioranza che, invece, va nella direzione diametralmente opposta, quella di defiscalizzare la stessa indennità, prospettiva che rigettiamo con fermezza perché crea sperequazioni tra i professionisti, perché non aumenta la massa salariale e quindi incide negativamente sulla dinamica retributiva degli aumenti del contratto collettivo nazionale” precisano le Oo.Ss.

“Sono posizioni tra loro inconciliabili che mostrano la contraddizione di intenti tra la maggioranza ed il Governo” “Ci rivolgiamo nuovamente al Ministro Schillaci perché garantisca, con il Governo, che va mantenuto il finanziamento sulla voce contrattuale affinché valorizzi dal 2025, aumentandole equamente, le buste paga di tutti i Dirigenti del Servizio Sanitario Nazionale. Non accetteremo ribaltoni che vanno nella direzione opposta”.

“La defiscalizzazione delle voci contrattuali è uno specchietto per le allodole per i professionisti e sarebbe autolesionismo sindacale perseguirla”.


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