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AAROI-EMAC: da Venturi parole inqualificabili e pericolose, chi rappresenta?

A nome di chi ha parlato Sergio Venturi, Medico, Assessore alle politiche per la salute della Regione Emilia Romagna, nonché Presidente del Comitato di Settore Regioni Sanità, all´ultimo Congresso FIALS? È una posizione personale, riflette il pensiero di una parte politica o addirittura ha parlato a nome delle Regioni?”. Se lo chiede l’AAROI-EMAC, l’Associazione Anestesisti Rianimatori Ospedalieri Italiani Emergenza Area Critica, chiamata in causa in modo particolare dalle dichiarazioni di Venturi. Ma soprattutto insiste nel chiederlo pubblicamente allo stesso Venturi.

Asserire – citando l’esempio della Sanità USA – che attività mediche anestesiologiche possono (anzi secondo lui dovrebbero) essere svolte da infermieri è di una gravità che non ha precedenti – afferma Alessandro Vergallo, Presidente Nazionale AAROI-EMAC –. È una dichiarazione inqualificabile oltre che pericolosa. Nessun Politico o Amministratore del SSN nominato dalla Politica può mettere in dubbio che le attività mediche di nostra competenza debbano restare mediche e non esserci rubate da figure infermieristiche.
Quello del Task Snatching ai nostri danni – prosegue Vergallo, intervenuto immediatamente con un post sulla pagina Facebook dell’Associazione – è un vecchio vizio di una certa politica, precedentemente propagandato (tra altri) dalla ex Senatrice PD Annalisa Silvestro (ex Pres. Collegio Infermieri, oggi Fnopi), con la collaborazione dell´ex Senatore PD Amedeo Bianco (ex Pres. Fnomceo).

Un discorso davvero incredibile in cui, oltre a prendersi gioco della “ricchezza” dei nostri stipendi, chiama a raccolta, per attaccare le prerogative mediche, a fini evidentemente di consenso politico a favore dello schieramento di sua appartenenza, gli infermieri e i tecnici sanitari. Promette loro appoggio, per tale attacco, anche proponendosi come tramite presso il Neo Ministro della Salute.

Chiede invece loro appoggio per un prossimo Presidente Fnomceo che sia gradito a chi medico non è. Il tutto durante un Convegno in cui è stato a gran voce propagandata, alla presenza sia pur del tutto incolpevole di ruoli istituzionali competenti in materia di contrattazione di lavoro, un contratto unico per tutte e 27 le professioni sanitarie. Iniziative inaudite, tutte gravissime.

E allora, se una manciata più o meno grande di voti è l´obiettivo di Venturi, a fronte delle sue sconcertanti parole, salvo sua marcia indietro immediata, è bene far presente – sottolinea Vergallo – che l´AAROI-EMAC è pronta a scatenare una pubblica campagna mediatica politicamente schierata espressamente contro qualunque Partito che metta in dubbio le nostre competenze medico-specialistiche, e più in generale di tutti i medici ospedalieri italiani, in primis in vista delle varie elezioni regionali che si svolgeranno nei prossimi mesi.

Ecco perché non possono assolutamente bastare a placare il nostro disappunto le annacquate proteste della Fnomceo, che comunque, anche fossero state più incisive, nulla rilevano quanto alla nostra precisa titolarità associativa di Medici specialisti ospedalieri nel pretendere non tanto spiegazioni, che non ci occorrono perché le sue parole al Convegno Fials sono state chiarissime, quanto una marcia indietro chiara ed inequivocabile da parte dello stesso Venturi. Le sue ultime parole al riguardo sviano il senso del suo discorso alla Fials sul versante organizzativo, che comunque resta per noi per niente pacifico, mentre in tale discorso Venturi ha preteso inequivocabilmente, tra altre cose, di voler sostituire gli Anestesisti Rianimatori con figure infermieristiche nell’esecuzione di anestesie sul paziente in sala operatoria.

Inoltre, deve essere la parte politica a cui Venturi appartiene a prendere una posizione netta nel chiarire in modo altrettanto inequivocabile se le sue parole incarnino o meno il pensiero della giunta della sua regione e della sua area politica.

Le attività mediche di nostra competenza – conclude il Presidente AAROI-EMAC – non si toccano, sono ad alto voltaggio, maneggiarle in sicurezza richiede competenze che solo noi possiamo avere.

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