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Sul Fatto Quotidiano l’intervista al Presidente Nazionale

Il Presidente Nazionale AAROI-EMAC ribadisce nell’intervista del Fatto Quotidiano quanto sottolineato nei giorni scorsi sull’incremento dei Posti Letto di Terapia Intensiva e sulla necessità di misure più stringenti per i non vaccinati.

«L’aumento dei posti occupati in terapia intensiva sta dando ragione alle nostre previsioni”, dichiara il presidente degli anestesisti, ricordando come una settimana fa avevano previsto un aumento del 70 percento dei posti occupati nelle intensive. “Oggi siamo a 1145 posti letto occupati, un aumento in linea con l’implemento da noi preventivato e riteniamo che il sistema ospedaliero subirà questa pressione almeno fino a metà o fine gennaio”, aggiunge, augurandosi però che il governo e soprattutto le Regioni accantonino definitivamente l’aumento dei posti nelle rianimazioni Covid. Soluzione che nei giorni scorsi aveva costretto gli anestesisti a minacciare lo sciopero.

“Perché con le rianimazioni occupate all’80% da non vaccinati, che nel paese sono ancora almeno 5 milioni, l’aumento delle intensive non è la soluzione”, spiega Vergallo, che ricorda come tale aumento necessita di personale che non c’è. “Per non parlare della conseguente paralisi nell’erogazione di cure ospedaliere non Covid, già ridimensionate e che in questi giorni subiscono ulteriori pressioni in regioni dove si è deciso di sospendere parte dell’attività chirurgica, penalizzando ulteriormente chi è in lista d’attesa con tempi ormai lunghissimi”. E non è solo una questione di forze in campo.

“Se poi questi numeri li decliniamo nella nuova fase caratterizzata dalla velocità della variante Omicron, è chiaro che perseguire quella strada significherebbe rincorrere una lepre con una tartaruga”, continua, rilanciando lo sciopero della categoria nel caso le amministrazioni tornassero sull’aumento delle intensive, “magari solo per evitare ulteriori misure di contenimento”.

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