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Decreto Bollette: AAROI-EMAC in Audizione davanti alle Commissioni riunite Finanze e Affari Sociali

L’AAROI-EMAC ha partecipato ieri alla Audizione informale davanti alle Commissioni riunite VI (Finanze) e XII (Affari sociali) sul decreto-legge n. 34 del 2023: “Misure urgenti a sostegno delle famiglie e delle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale, nonché in materia di salute e adempimenti fiscali”.

Il Presidente Nazionale AAROI-EMAC, Alessandro Vergallo, ha espresso alcune osservazioni:

  • Al di là dell’attuale esigenza di Medici a gettone nei Servizi particolarmente in crisi per carenza di personale, è necessario rendere più attrattivo il lavoro nei settori che più risentono di tale carenza. Concetto che si iscrive anche nell’alveo temporale del rinnovo contrattuale che in qualche modo deve valorizzare le professionalità sanitarie in relazione anche al settore specifico e che non può essere uguale per tutti;
  • E’ importante includere nelle diverse previsioni per il personale che lavora nei servizi di emergenza-urgenza, i servizi che strutturalmente negli ospedali fanno parte dei DEA, quindi anche il settore ARTID ossia Anestesia e Rianimazione;
  • L’indennità per i Medici di Pronto Soccorso salvaguarda il servizio di PS, ma molto meno va a salvaguardare un percorso di specializzazione che è la MEU, considerando che soltanto il 50% dell’attività nei Pronto Soccorso è svolta da personale medico che lavora esclusivamente nelle unità operative di PS;
  • Opportuna una riflessione a prevedere una sorta di franchigia di tempo all’interno del vincolo orario contrattuale del personale medico e sanitario affinché anche gli esclusivisti – coloro i quali sono in regime di intramoenia – possano all’interno di un arco orario molto limitato svolgere attività libero professionale mantenendo il vincolo di esclusività.
  • Apprezzamento per l’articolo relativo all’assunzione dei Medici in Formazione che rende strutturale un complesso di misure che sarebbero dovute partire da molto tempo;
  • Esistono criticità al riconoscimento per i medici esteri che spesso non hanno nemmeno la caratteristica di reciprocità con i Colleghi del nostro Paese;
  • Apprezzamento per quanto disposto per contrastare gli episodi di violenza nei confronti del personale sanitario;
  • Delusione per non aver accolto la richiesta di defiscalizzazione almeno del trattamento economico accessorio che avrebbe potuto rappresentare un elemento di attrattività per chi lavora alle dipendenze del pubblico impiego.

Volevo focalizzare un aspetto che riguarda l’emergenza urgenza – ha ribadito il Presidente Nazionale in conclusione –. Non abbiamo assistito con questo decreto ad una chiara identificazione di ciò che è l’emergenza urgenza. Ora se negli ospedali sono istituiti i DEA, Dipartimenti di Emergenza Urgenza, a nostro avviso al di là di questo decreto come assetti complessivi, vanno individuati i settori DEA perché altrimenti diventa un discorso settoriale, di valorizzazione – che apprezziamo molto – nei confronti delle unità operative di Pronto Soccorso, e tuttavia questo non deve farci trascurare di pensare che il Pronto Soccorso si avvale a sua volta di tutta una serie di servizi ospedalieri che in vario grado di complessità e di collaborazione con quella unità operativa lavorano per le cure nei casi più critici, tra essi sicuramente le unità operative di anestesia e rianimazione sono assolutamente in prima linea

Il video dell’Audizione:

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