Nota AAROI-EMAC su intervento oncologico rimandato per sciopero Anestesista Rianimatore
In relazione alla vicenda della seduta operatoria di una paziente oncologica saltata all’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche (notizia riportata dai media in data 24 Settembre 2025 e da essi riferita allo sciopero di un Medico Anestesista Rianimatore), fermo restando che il Collega che ha aderito allo sciopero ha esercitato un diritto pienamente riconosciuto dalle norme vigenti e non può, in alcun modo, essere messo in discussione per questa scelta, riteniamo doveroso precisare alcuni punti fondamentali.
Premettendo che lo sciopero non era indetto dalla nostra Associazione, è bene comunque ricordare che tutti gli scioperi proclamati da AAROI-EMAC hanno sempre incluso, come ormai è noto, un ordine di servizio interno volto alla salvaguardia dei pazienti fragili, tra i quali rientrano i pazienti oncologici.
Secondo le informazioni raccolte, a questo specifico proposito, le sedute operatorie non effettuate presso l’Ospedale sarebbero state soltanto due, a fronte di molte altre regolarmente eseguite. È quindi evidente che l’organizzazione ospedaliera avrebbe avuto tutti i margini necessari per garantire anche quell’intervento finito al centro dell’attenzione mediatica, eventualmente rimodulando le liste operatorie. Si tratta di un tema gestionale, in cui non si raffigurano profili di perseguibilità, ma che merita attenzione.
A completamento dell’informazione, si ricorda che, ogni qualvolta vengono proclamati scioperi da altre sigle, AAROI-EMAC – attraverso il Presidente e i propri Organi Direttivi – si è sempre resa disponibile a fornire chiarimenti ai dirigenti iscritti, soprattutto ai responsabili di UOC, con l’obiettivo di garantire il pieno diritto di sciopero e, al tempo stesso, prevenire polemiche.
A tal proposito, in data 20 settembre 2025 è stato inviato un messaggio a tutti i Presidenti Regionali AAROI-EMAC, in cui si sottolineava che per lo sciopero in argomento ciascun lavoratore era libero di valutare personalmente la corrispondenza delle motivazioni dello sciopero con le proprie ragioni di adesione. Non trattandosi di uno sciopero proclamato da AAROI-EMAC, né legato a questioni contrattuali, la nostra Associazione non ha fornito indicazioni operative, se non eventualmente ai soli Responsabili di UOC iscritti, in quanto direttamente coinvolti nella gestione delle presenze e delle assenze all’interno delle rispettive strutture.
Anche nel caso in esame, i Responsabili di UOC che hanno chiesto informazioni per tempo (quindi PRIMA che potessero sorgere problematiche) non hanno riscontrato alcun problema operativo in conseguenza dell’astensione dal lavoro dei colleghi scioperanti, i quali – salvo che nel caso in esame (dove la nostra Associazione è stata interpellata DOPO gli articoli dei media apparsi sul caso) – non sono incappati in alcuna polemica sul legittimo esercizio del loro diritto.
Sul caso in questione, sugli stessi media è ben intervenuto il Direttore Sanitario dell’Ospedale coinvolto nella polemica, il quale con dichiarazioni che abbiamo invece apprezzato l’ha ricondotta al normale disagio che può avvenire in simili eventualità.
Resta immutato il fatto che censuriamo qualsivoglia articolo scandalistico che miri a sconfessare il diritto di sciopero.
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